Universität Basel - Petersplatz 1 - Kollegienhaus, aula 114
Tra XV e XVI secolo nella Serenissima Repubblica di Venezia si sviluppò una linea di pensiero che, sulla base di un’accurata ermeneutica biblica, mise in campo una difesa di Eva per liberarla dal giudizio tradizionale che le assegnava una maggiore responsabilità per il peccato originale.
Da Isotta Nogarola a Moderata Fonte, da Lucrezia Marinelli ad Arcangela Tarabotti, l’interpretazione di passi della Genesi per difendere Eva costituì anche un modo di sostenere il valore e la dignità delle donne, dando il via a quella “querelle des femmes” che si sviluppò poi nell’Europa moderna.
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