Progetti di Letteratura conclusi

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

Esegesi e interpretazione del testo letterario: un modello di commento per la prosa narrativa (C. E. Gadda, Quer Pasticciaccio brutto de via Merulana)
responsabile: Prof. Dr. Maria Antonietta Terzoli - NFP 100012-119933/1

Scopo di questo progetto è fornire il primo commento integrale - collegato a una riflessione teorica sull'esegesi dei testi letterari in prosa - di una delle opere capitali della tradizione narrativa italiana, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda. Si tratterà di un'indagine policentrica, non limitata a fonti e modelli di natura letteraria (che restano naturalmente centrali), ma estesa a tutta la cultura dell'autore, con riferimento ad altre arti e ambiti del sapere funzionali alla comprensione dell'opera. Lo studio dei molteplici elementi della formazione dello scrittore, degli innumerevoli riferimenti che si condensano nella pagina sarà finalizzato a una più profonda interpretazione del testo. Il commento sarà esplicativo (di termini, passi, allusioni, citazioni), linguistico, stilistico e sintattico, con la segnalazione di fonti e modelli letterari italiani e non, di riprese classiche e scritturali. Si tenterà inoltre di render conto delle scelte onomastiche e delle molteplici allusioni mitologiche (esplicite e implicite), dei rinvii alle arti figurative, nonché dell'ampia intertestualità gaddiana. Un'attenzione particolare sarà rivolta agli aspetti topografici, geografici e storici del romanzo. Il lavoro comporterà una complessa riflessione sulla pratica dell'esegesi e del commento, e consentirà di elaborare nuove soluzioni per i testi in prosa, integrando nelle forme tradizionali modalità esegetiche diverse, anche con il ricorso alle nuove tecnologie. L'analisi puntuale del testo e delle sue stratificazioni culturali, che ambisce a porsi come riferimento per ogni futuro studio del romanzo, sarà accompagnata da una serie di soggi su argomenti specifici. Diretto da Maria Antonietta Terzoli, il progetto prevede la partecipazione di un gruppo di giovani ricercatori: Monica Bianco, Sara Garau, Fabian Kristmann, Francesca Latini, Matteo Molinari, Carlo Enrico Roggia, Cosettta Veronese, Vincenzo Vitale.

 

A resilient legacy: Giacomo Leopardi's Zibaldone di pensieri
Responsabili Prof. Dr. Maria Antonietta Terzoli, Dr. Cosetta M. Veronese - FP7-PEOPLE-2011-CIG 293852

Obiettivo di questo progetto è realizzare il primo studio sistematico e comprensivo del condizionamento esercitato dalla pubblicazione dello Zibaldone sulla ricezione di Giacomo Leopardi nei secoli XX e XXI. Il progetto, ripartito in quattro anni, è diviso in tre parti, corrispondenti a tre distinte fasi della ricezione leopardiana, caratterizzate da diversi modelli e strategie ermeneutiche: 1898-1947, 1947-1998 e post-1998. Il progetto ambisce a identificare tanto le particolari circostanze storiche, socio-culturali e tecnologiche sottese allo sviluppo dei vari orientamenti critici su Leopardi e lo Zibaldone, quanto il modo in cui queste circostanze hanno operato nei 112 anni della storia pubblica di questo testo. Sulla base di questa analisi, il progetto si propone di fornire una solida valutazione dell'attuale collocazione leopardiana nel canone letterario e filosofico, valutazione rilevante soprattutto alla luce del recente boom di traduzioni dello Zibaldone in lingue europee e non. La pubblicazione imminente della prima traduzione integrale dello Zibaldone in inglese, destinata a facilitare significativamente la diffusione della conoscenza di Leopardi fuori del contesto italofono e dei circoli accademici, nonché la disponibilità di strumenti informatici a fini di ricerca, comprese riviste digitali e blog di cui il progetto farà ampio uso, offriranno il punto di partenza per future ricerche ed esplorazioni su Leopardi e lo Zibaldone, ma non solo.

Le descrizioni di Roma dalla fine del XIII all'inizio del XV secolo. Un archivio testuale on-line
responsabile Dr. Ilaria Bonincontro

La tesi di dottorato "Le descrizioni di Roma dalla fine del XIII all'inizio del XV secolo. Un archivio testuale on-line" propone un'ipotesi di ricostruzione dell'immagine di Roma nel Tre-Quattrocento mediante l'implementazione di un archivio testuale di fonti topografiche e narrative. Il periodo scelto, a cavallo tra Medioevo ed Umanesimo, ha consentito sia di lavorare su rilevanti testi delle Origini, dalla Cronica di Anonimo Romano alle traduzioni e riadattamenti in volgare dei Mirabilia, sia di indagare la nascita e lo sviluppo dell'idea dell'antico propria della cultura umanistica. All'origine al progetto è l'obiettivo di elaborare una metodologia attraverso la quale sia possibile presentare in forma sistematica e complessiva il corpus delle descrizioni di Roma e realizzare uno strumento informatico capace di metterne in evidenza gli aspetti di continuità e di discontinuità, utile ad indagare da un nuovo punto di vista l'immagine della città proposta dai diversi autori, lasciando comunque inalterata l'integrità e la fruibilità dei singoli testi. Un obiettivo duplice: attinente alla disciplina letteraria e insieme di natura sperimentale in quanto collegato all'ambito dell'informatica umanistica. L'archivio realizzato, http://romamedievale.italianistik.unibas.ch, è costituito da documenti XML indicizzati, e si configura come un ipertesto inserito in un sistema multimediale più complesso con accessi multipli (thesaurus, ricerca libera, etc.), in cui confluiscono fonti iconografiche (mappe) e bibliografia.

I 'tesori' di Brunetto Latini e le artes dictaminis nei lirici dei primi secoli e oltre. Continuità e frattura nella ricezione di Brunetto dal Medioevo al Rinascimento
responsabile: Prof.ass. Dr. Irene Maffia Scariati

Il progetto di ricerca intende rivalutare l'opera di Brunetto Latini con un'indagine pluridisciplinare d'ampio raggio, centrata su aspetti finora poco studiati dalla critica letteraria. Si tratta, nella fattispecie, di ripercorrere le tappe più rilevanti dell'impatto che gli scritti in prosa e in versi di Brunetto Latini hanno avuto, in primo luogo, sui poeti dei primi secoli e oltre e, in secondo luogo, su un pubblico inteso in maniera più larga che contempla anche gli allestitori e/o possessori di miscellanee che tramandano opere (intere o parziali) di Brunetto, nel periodo umanistico e rinascimentale, mettendo in luce fenomeni di continuità e di frattura nella ricezione brunettiana dal Medioevo al Rinascimento. Una parte dei risultati finora raggiunti sono raccolti negli atti: A scuola con ser Brunetto. Indagini sulla ricezione di Brunetto Latini dal Medioevo al Rinascimento (Atti del Convegno Internazionale di Studi, Università di Basilea, 8-10.06.2006), a cura di Irene Maffia Scariati, Firenze, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, 2008.