Pubblicazioni 2008

Libri dei docenti di Italianistica pubblicati nel 2008

Irene Maffia Scariati

A scuola con ser Brunetto 

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A scuola con ser Brunetto: Indagini sulla ricezione di Brunetto Latini dal Medioevo al Rinascimento. Atti del Convegno internazionale, Università di Basilea, 8-10 giugno 2006, a cura di Irene Maffia Scariati, Firenze, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, 2008, pp. XXXVI-634. Il volume, articolato in sei sezioni, verte sulla ricezione delle opere di Brunetto Latini – dal Medioevo al periodo umanistico e oltre – in Italia, in Francia e in Spagna. Al centro degli scavi sono i codici latori degli scritti di Brunetto o di altri autori che hanno inglobato parti del Tresor, spesso rimaneggiate e tradotte in diverse lingue romanze o in latino. Le indagini pluridisciplinari mettono a fuoco problemi relativi alla scripta, ai rapporti tra il testo e la sua tradizione iconografica, ai dati materiali dei codici, e al pubblico fruitore degli scritti brunettiani. L’ultima sezione esamina la complessa tradizione manoscritta affrontando problemi di critica testuale e linguistici. I contatti più stringenti tra le opere del Latini e la letteratura italiana risultano, oltre che con Dante, con la tradizione allegorico-didattica del Trecento anche se non mancano echi brunettiani nella lirica quattrocentesca.

Maria Antonietta Terzoli

Foscolo

prima ristampa

Scheda dell'editore 

Dedicato a uno dei classici della letteratura italiana sette-ottocentesca, il libro offre una presentazione organica - articolata secondo una scansione blandamente cronologica - dell'intera produzione foscoliana. L'attenzione è rivolta anche alle opere cosiddette minori (come il primo Ortis, il Sesto tomo, i Vestigi della storia del sonetto, le Lettere scritte dall'Inghilterra) solitamente trascurate nelle presentazioni sintetiche dell'autore. Ciò consente una migliore comprensione dell'intero sistema foscoliano, analizzato nei suoi vari sviluppi. Anche consente di inserire le opere più note in un quadro complessivo e coerente, che ne agevola l'interpetazione. Di ogni opera è fornita una presentazione filologica essenziale, e ne è segnalata la reperibilità in edizioni antiche e moderne. L'indicazione del suo impatto sui contemporanei, si accompagna alla sua collocazione nel più largo contesto europeo, dove è messa sinteticamente in rapporto con opere affini per genere e per argomento. La bibliografia critica di base, indicata regolarmente, consente ulteriori approfondimenti e indagini anche in altre direzioni. Il volume è organizzato in otto capitoli, suddivisi a loro volta in parti minori, provviste di titoli, per agevolare la reperibilità degli argomenti trattati. Tutti i capitoli offrono in apertura un minimo profilo biografico, nel quale inquadrare le opere presentate nel séguito. Fa eccezione il quarto, interamente dedicato ai Sepolcri, e l'ultimo, dedicato al problema - finora poco indagato, ma di notevole importanza - della speciale interculturalità italo-greca del Foscolo. Le informazioni fornite nel volume sono aggiornate alle ultime acquisizioni della critica foscoliana. L'esposizione dei problemi - senza rinunciare al rigore del dettato - è estremamente chiara e ricorre a una lingua di immediata comprensione. Ne esce un libro molto leggibile, che offre un ritratto insieme stimolante e rigoroso del poeta: capace di illuminare anche aspetti poco noti della sua formazione e della sua cultura, e di mettere nella giusta luce momenti importanti, rimasti a lungo in ombra, della sua produzione letteraria.

Maria Antonietta Terzoli (dir.)

Margini. Giornale della dedica e altro. 2, 2008

Rivista on-line
Zeitschrift on-line
Presentazione
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Indice del secondo numero
www.margini.unibas.ch

Collegato all'Archivio informatico della dedica italiana, "Margini. Giornale della dedica e altro" vuole essere un giornale di scambio intellettuale e di riflessione teorica e storica su un argomento che negli ultimi anni ha incontrato un crescente interesse nel mondo scientifico: le dediche e altre parti dell'opera che, operativamente e adottando una terminologia ormai in uso, possiamo chiamare paratesti. O anche, con formula solo in apparenza analoga, "margini del libro". Diretto da Maria Antonietta Terzoli, prevede un comitato scientifico internazionale: Alberto Asor Rosa (Università "La Sapienza", Roma), Andreas Beyer (Universität Basel), Mario Lavagetto (Università di Bologna), Helmut Meter (Universität Klagenfurt), Marco Paoli (Biblioteca Statale di Lucca), Marco Praloran (Université de Lausanne), Giuseppe Ricuperati (Università di Torino), Sebastian Schütze (Queen's University Kingston). Ne è previsto un numero all'anno, con dimensione variabile secondo la disponibilità dei contributi. Flessibile e funzionale alla ricerca, "Margini" si compone di tre sezioni, SaggiBibliotecaWunderkammer: la prima comprende studi inediti su dediche e marginalia di varia natura, la seconda propone in facsimiledigitale articoli classici sull'argomento, la terza ospita trattatistica antica, antologie e raccolte di dediche, voci di dizionario, testi narrativi, iconografia e curiosità legate al tema. Elemento di coesione del giornale non è un'affinità metodologica o disciplinare, né una comune collocazione cronologica o geografica degli oggetti studiati, bensì una ricerca - anche molto differenziata nei metodi - su oggetti funzionalmente affini, benché tipologicamente dissimili e lontani nel tempo e nello spazio. Studiando il modificarsi di forme, strategie e funzioni di questo genere di testi, "Margini" ambisce a indagare il ruolo dello scrittore attraverso i secoli e le culture, ma anche ad analizzare la complessa, e spesso sofisticata interazione che si stabilisce tra le diverse parti di un'opera.

Emilio Russo

Marino

Vittima per tre secoli di una svalutazione critica che ha allargato l'ombra in cui già lo aveva posto la condanna all'Indice del poema maggiore, Giovan Battista Marino (1569-1625) è un autore ancora in parte misconosciuto. Nel volume di Emilie Russo egli viene promosso a vero classico della letteratura italiana, in uno studio attento all'esame della vicenda biografica, spesso burrascosa, e al progressivo sviluppo delle opere, alla luce di ricerche documentarie su materiali inediti. Ne risulta un'immagine di poeta sensibile alla novità della poesia contemporanea, ma anche capace di assimilare e riscrivere un repertorio di fonti classiche riposte, in una sintesi originalissima.

Angela Ferrari, Luca Cignetti, Anna-Maria De Cesare, Letizia Lala, Magda Mandelli, Claudia Ricci, Carlo Enrico Roggia

L'interfaccia lingua-testo. Natura e funzioni dell'articolazione informativa dell'enunciato

Pagina di presentazione
Pagina di recensioni

Il volume intende proporre un modello dell'organizzazione semantico-pragmatica del testo scritto, prestando particolare attenzione alla componente propriamente linguistica di tale organizzazione. L'obiettivo è quello di offrire, oltre a una rappresentazione astratta della testualità scritta, anche uno strumento per l'analisi della scrittura funzionale contemporanea, nelle sue varie tipologie e manifestazioni concrete. Il modello si fonda su due ipotesi fondamentali: che nella componente semantica del lessico, della sintassi e della punteggiatura siano codificati valori testuali; che l'attualizzazione comunicativa di tali valori sia mediata dall'articolazione informativa dell'enunciato, che viene così a svolgere il ruolo di interfaccia tra due sistemi di organizzazione della comunicazione verbale - quello linguistico e quello testuale - retti da principi profondamente diversi. La Prima parte e la Seconda parte del volume sono state scritte da Angela Ferrari, con l'eccezione del paragrafo II.1.4.2. e del paragrafo II.4.5. redatti rispettivamente da Anna-Maria De Cesare e da Luca Cignetti. Per quanto riguarda la Terza parte, il capitolo III.1 è di Angela Ferrari, il capitolo III.2. di Letizia Lala, il capitolo III.3. di Carlo Enrico Roggia, il capitolo III.4. di Magda Mandelli, i capitoli III.5., III.6., con il paragrafo III.7.3.1.3. di Angela Ferrari, il capitolo III.7. di Luca Cignetti, il capitolo III.8.1. di Anna-Maria De Cesare e il capitolo III.8.2. di Claudia Ricci.

Cosetta Veronese

The Reception of Giacomo Leopardi in the Nineteenth Century: Italy's Greatest Poet after Dante?

Scheda dell'editore

Prendendo come assunto la scarsa fortuna critica di Leopardi nell'Ottocento, questa monografia esplora nuovi aspetti della pregiudicata ricezione del poeta e pensatore recanatese. Le specificità della cultura risorgimentale fecero di Leopardi un autore ambiguamente ubiquo, presente sia fuori sia dentro al canone. Mentre la pubblicazione delle canzoni patriottiche oltre che la vicinanza (puramente circostanziale) di Leopardi agli ambienti liberali fiorentini, premisero al suo nome di insinuarsi nella cultura contemporaneo, ansiosa di aggiungere nuove voci al proprio patrimonio poetico nazionale, l'uscita delle Operette morali nel 1827 con il loro inequivocabile pessimismo materilistico allontanò progressivamente, fino a escludere Leopardi da certi ambienti della cultura ufficiale. Questo lavoro esplora come le circostanze biografiche e personali di Leopardi furono sfruttate nella storia della critica leopardiana in maniera analoga alle pratiche antropologiche di stigamatizzazione e sacrificio descritte da René Girard nei suo studi sul capro espiatorio. Sembra infatti che il pubblico ottocentesco abbia letto l'eccezionalità culturale di Leopardi alla luce della sua eccezionalità biografica allo scopo di controllare o occultare quegli elementi culturali che l'establishment avevano codificato come problematicamente destabilizzanti.