Pubblicazioni 2009

Libri dei docenti di Italianistica pubblicati nel 2009

Angela Ferrari (a cura di)

Sintassi storica e sincronica dell’italiano

I tre volumi intitolati Sintassi storica e sincronica dell’italiano. Subordinazione, coordinazione, giustapposizione riuniscono le versioni scritte delle relazioni che sono state proposte al X Congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana, tenutosi all’Università di Basilea dal 30 giugno al 3 luglio 2008. Il tema del Congresso, la sintassi, è stato al centro della ricerca linguistica per tutta la seconda metà del Novecento, soprattutto per influsso delle teorie generativiste e del vasto programma di ricerca da esse scaturito, ma con un fervore di studi più generale, che non ha risparmiato la linguistica diacronica e la storia della lingua. Ne è risultato un formidabile ampliamento delle conoscenze teoriche, e un bagaglio di osservazioni empiriche, cognizioni, problemi, che costituisce un lascito permanente alla ricerca. Negli ultimi due decenni, tale sapere si è ulteriormente ampliato – arricchendosi, modulandosi, in parte modificandosi – con l’affermarsi e l’assestarsi di nuovi indirizzi di ricerca (si pensi al cognitivismo, alla pragmatica, alla linguistica del testo) e grazie alla disponibilità sempre più ampia di basi di dati e di corpora testuali sincronici e diacronici, che hanno schiuso possibilità di analisi originali e costruttive su cui sarà interessante fare il punto. Ponendosi al centro dell’architettura della comunicazione linguistica, i fenomeni superiori della sintassi su cui si è scelto di focalizzare l’attenzione – subordinazione, coordinazione, giustapposizione – si trovano inoltre a dialogare con tutti gli altri suoi sistemi costruttivi, inerenti sia alla langue che alla parole, e si prestano così particolarmente bene all’approccio pluridisciplinare caratteristico dei congressi della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana, che mirano a favorire l’incontro di studiosi che si occupano di lingua italiana da diverse prospettive, e di temi di ampio respiro teorico e descrittivo. Riflettere sui fenomeni della subordinazione, della coordinazione e della giustapposizione significa anzitutto interrogarsi, da un punto di vista teorico, sul senso stesso di questi concetti – sulla loro storia, sulle prospettive della loro evoluzione – tra lingua, semantica e testo. In una prospettiva sincronica, si rivela di particolare interesse descrivere e cercare di spiegare le loro manifestazioni nello scritto e nel parlato, in tutte le loro varietà, aprendo anche a una prospettiva comparativa, eventualmente accompagnata da considerazioni di natura tipologica. Offrono importanti spunti di dibattito in questo senso anche la diacronia e la storia dell’italiano: non solo per vagliare come siano mutate nel tempo singole strutture sintattiche, ma anche in relazione a questioni di carattere più generale, come ad esempio la tensione – che caratterizza la nostra lingua sin dalle sue origini – tra modelli ipotattici latineggianti e forme più leggere emergenti dal parlato o promosse da modelli stranieri. Le implicazioni cognitive di questi complessi meccanismi, e il loro sviluppo nel processo di apprendimento e di acquisizione delle capacità linguistiche, rappresentano infine un ulteriore importante tema di riflessione.

Carlo Enrico Roggia

Le frasi scisse in Italiano
Struttura informativa e funzioni discorsive

Le frasi scisse rappresentano una delle fondamentali modalità di espressione del rilievo informativo in italiano come in diverse altre lingue europee. Su queste costruzioni si è venuto polarizzando da vari anni un interesse> scientifico crescente, attratto dalla loro complessità strutturale e funzionale e dal fatto che occupano una posizione sensibile nel sistema linguistico, all’incrocio di questioni tipologiche e teoriche profonde. Questo libro costituisce un tentativo di offrire uno studio sistematico su queste strutture in italiano, combinando analisi semantico-informativa e approcci corpus based, e focalizzando l’interesse soprattutto sulle loro proprietà semantiche e funzionali. L’indagine empirica su corpora, oltre a dare consistenza sperimentale all’analisi teorica, costringe a rivedere vari assunti generalmente accettati intorno a queste costruzioni: in particolare quelli relativi ad una loro connotazione colloquiale e orale in italiano. Viste alla luce dell’analisi semantico-informativa e pragmatica di questo lavoro le frasi scisse rivelano una natura di congegni testuali complessi, disponibili a sfruttamenti articolati, tipici di una testualità pianificata.

Maria Antonietta Terzoli

Alle sponde del tempo consunto.
Carlo Emilio Gadda dalle poesie di guerra al ‚Pasticciaccio’

Recensioni:
Corriere Di Como, 14.06.2012
Mario Porro, Il manifesto, 17.10.2010 [PDF (268 KB)]
Fabrizio Sinisi, OBLIO III, 9-10 [PDF (21 KB)]

Il libro propone in una raccolta organica otto saggi dedicati a vari aspetti dell’opera di Carlo Emilio Gadda: dai primi esercizi poetici – che per la difficile disponibilità dei testi (e poi il rapido esaurimento dell’edizione critica) sono rimasti a lungo trascurati, se non ignorati – fino al Pasticciaccio, passando attraverso le esperienze narrative del Castello di Udine, della Madonna dei Filosofi e soprattutto della Cognizione del dolore. L’esercizio poetico, praticato in maniera desultoria e quasi in segreto, mai approdato a una raccolta d’autore, anzi ostinatamente censurato, accompagna il prosatore fino ad anni tardi e ha avuto un’importanza straordinaria nella genesi della sua scrittura più alta. Il recupero di questa esperienza lirica, pur non eccelsa, consente uno sguardo in parte nuovo anche sul Gadda maggiore, mostrando in maniera non mediata la nascita di temi e ossessioni poi ricorrenti nel prosatore, ma anche il fissarsi di forme e tecniche espressive della sua scrittura. Gli studi qui raccolti propongono inoltre un’indagine a largo raggio della pagina gaddiana, dove confluiscono con geniale contaminazione le componenti più eterogenee. L’analisi non è limitata a fonti e modelli letterari, o a precedenti nello stesso genere di scrittura, ma cerca di far reagire l’opera con altre suggestioni – iconografiche, storiche, scientifiche – in una ricerca che coinvolge altre arti e ambiti del sapere di volta in volta funzionali all’interpretazione di una scrittura al più alto grado allusiva: a conferma della stratificazione, non solo verbale, di cui ogni parola (non solo letteraria) è portatrice. Le immagini, soprattutto fotografiche, che accompagnano i saggi ne accrescono lo spessore di lettura, offrendo al lettore una sorta di complemento iconografico e storico alle suggestioni e alle ipotesi critiche in senso stretto, con un incremento di senso dell’intera raccolta.

Maria Antonietta Terzoli (dir.)

Margini. Giornale della dedica e altro. 3, 2009

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Indice del terzo numero

www.margini.unibas.ch

Collegato all'Archivio informatico della dedica italiana, "Margini. Giornale della dedica e altro" vuole essere un giornale di scambio intellettuale e di riflessione teorica e storica su un argomento che negli ultimi anni ha incontrato un crescente interesse nel mondo scientifico: le dediche e altre parti dell'opera che, operativamente e adottando una terminologia ormai in uso, possiamo chiamare paratesti. O anche, con formula solo in apparenza analoga, "margini del libro". Diretto da Maria Antonietta Terzoli, prevede un comitato scientifico internazionale: Alberto Asor Rosa (Università "La Sapienza", Roma), Andreas Beyer (Universität Basel), Mario Lavagetto (Università di Bologna), Helmut Meter (Universität Klagenfurt), Marco Paoli (Biblioteca Statale di Lucca), Marco Praloran (Université de Lausanne), Giuseppe Ricuperati (Università di Torino), Sebastian Schütze (Queen's University Kingston). Ne è previsto un numero all'anno, con dimensione variabile secondo la disponibilità dei contributi. Flessibile e funzionale alla ricerca, "Margini" si compone di tre sezioni, SaggiBibliotecaWunderkammer: la prima comprende studi inediti su dediche e marginalia di varia natura, la seconda propone in facsimiledigitale articoli classici sull'argomento, la terza ospita trattatistica antica, antologie e raccolte di dediche, voci di dizionario, testi narrativi, iconografia e curiosità legate al tema. Elemento di coesione del giornale non è un'affinità metodologica o disciplinare, né una comune collocazione cronologica o geografica degli oggetti studiati, bensì una ricerca - anche molto differenziata nei metodi - su oggetti funzionalmente affini, benché tipologicamente dissimili e lontani nel tempo e nello spazio. Studiando il modificarsi di forme, strategie e funzioni di questo genere di testi, "Margini" ambisce a indagare il ruolo dello scrittore attraverso i secoli e le culture, ma anche ad analizzare la complessa, e spesso sofisticata interazione che si stabilisce tra le diverse parti di un'opera.

Emilio Russo (a cura di)

Marino e il Barocco, da Napoli a Parigi

Atti del Convegno di Basilea, 7-9 giugno 2007