Pubblicazioni 2021
Libri dei docenti di Italianistica pubblicati nel 2021
Maria Antonietta Terzoli, Zygmunt G. Barański
Voci sull’Inferno di Dante.
Una nuova lettura della prima cantica
I tre volumi curati da Barański e Terzoli propongono una nuova lettura integrale dell’Inferno, organizzata dall’Università di Basilea e dall’University of Notre Dame in occasione del centenario dantesco, che si è svolta in cinque incontri tra il marzo 2019 e il marzo 2021 presso l’Università di Basilea. Le interpretazioni dei canti (34) sono firmate da studiose e studiosi di generazioni, culture e metodi diversi, provenienti dalle migliori università svizzere, europee e americane. Le letture sono arricchite dall’ampia discussione che le ha accompagnate con stimoli e suggestioni, ed è stata integrata nei singoli saggi. Completano l’opera cinque lezioni su un tema attinente all’Inferno messo in rapporto con altre opere dantesche: la fortuna anche popolare della Commedia, la composizione e la trasmissione del testo, i temi di amore e colpa dalla Vita nova all’Inferno, dottrina e dannazione nel Convivio e nella prima cantica, una nuova mappatura del problema della lingua nel De vulgari eloquentia e nell’Inferno. Nel secondo volume è fornita un’aggiornata biografia di Dante, che copre gli anni della composizione della prima cantica.
Presentazioni:
- 24 settembre 2021, ore 18: Roma, Notre Dame Rome Global Gateway; programma pdf; registrazione.
- 26 ottobre 2021, ore 18.15: Basilea, Kollegienhaus, Aula; programma pdf.
Recensioni:
Maria Antonietta Terzoli (dir.)
Margini. Giornale della dedica e altro 15, 2021
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Locandina
Depliant
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Collegato all'Archivio informatico della dedica italiana, "Margini. Giornale della dedica e altro" vuole essere un giornale di scambio intellettuale e di riflessione teorica e storica su un argomento che negli ultimi anni ha incontrato un crescente interesse nel mondo scientifico: le dediche e altre parti dell'opera che, operativamente e adottando una terminologia ormai in uso, possiamo chiamare paratesti. O anche, con formula solo in apparenza analoga, "margini del libro". Diretto da Maria Antonietta Terzoli, prevede un comitato scientifico internazionale: Alberto Asor Rosa (Università "La Sapienza", Roma), Andreas Beyer (Universität Basel), Mario Lavagetto (Università di Bologna), Helmut Meter (Universität Klagenfurt), Salvatore Silvano Nigro (IULM, Milano), Marco Paoli (Biblioteca Statale di Lucca), Giuseppe Ricuperati (Università di Torino), Sebastian Schütze (Universität Wien). Ne è previsto un numero all'anno, con dimensione variabile secondo la disponibilità dei contributi. Flessibile e funzionale alla ricerca, "Margini" si compone di tre sezioni, Saggi, Biblioteca, Wunderkammer: la prima comprende studi inediti su dediche e marginalia di varia natura, la seconda propone in facsimile digitale articoli classici sull'argomento, la terza ospita trattatistica antica, antologie e raccolte di dediche, voci di dizionario, testi narrativi, iconografia e curiosità legate al tema. Elemento di coesione del giornale non è un'affinità metodologica o disciplinare, né una comune collocazione cronologica o geografica degli oggetti studiati, bensì una ricerca - anche molto differenziata nei metodi - su oggetti funzionalmente affini, benché tipologicamente dissimili e lontani nel tempo e nello spazio. Studiando il modificarsi di forme, strategie e funzioni di questo genere di testi, "Margini" ambisce a indagare il ruolo dello scrittore attraverso i secoli e le culture, ma anche ad analizzare la complessa, e spesso sofisticata interazione che si stabilisce tra le diverse parti di un'opera.
Angela Ferrari, Filippo Pecorari
Studi Italiani di Linguistica Teorica e Applicata
(Nuove) Prospettive di analisi dei connettivi
Il volume raccoglie 14 articoli, i quali presentano alcune tra le ricerche più significative sui connettivi in corso ora in Europa. Il volume è multilingue, sia per i connettivi affrontati sia per le lingue scelte dagli autori (italiano, francese, inglese, spagnolo, tedesco). Abbiamo raggruppato gli articoli in funzione delle prospettive di analisi prescelte: la prima prospettiva è quella più teorica (Moeschler, Cresti/Moneglia, Cruschina/Cognola); la seconda è attenta alle variazioni semantico-pragmatiche fini di connettivi con significati vicini (De Cesare, Inkova/Manzotti); vengono poi le analisi contrastive (Rossari/Ricci, Blühdorn/Ballestracci), la prospettiva tipologica (Mauri) e quella pragmatico-sperimentale (Loureda et al., Salameh Jiménez), a cui si aggiunge l’approccio diacronico (Proietti, Visconti); chiudono il libro l’analisi didattica (Demartini/Fornara) e la riflessione multimodale (Mondada).
Maria Antonietta Terzoli, Sebastian Schütze
Petrarca und die bildenden Künste
Dialoge, Spiegelungen, Transformationen
Petrarca hat sich intensiv mit den bildenden Künsten seiner Zeit auseinandergesetzt. Er besaß ein Madonnenbild Giottos und beauftragte Simone Martini mit dem einzigartigen Frontispiz seines Vergilcodex. Seine Werke sind Schlüsseltexte für die Entdeckung der Landschaft und die humanistische Villenkultur ebenso wie für das weibliche Porträt und die Triumphikonographie der Renaissance und des Barock. Der mit Petrarca verbundene Mythos des Dichterfürsten bietet bis in die Moderne hinein eine produktive Projektionsfläche für Literaten und Künstler gleichermaßen. Die Beiträge des Bandes eröffnen im Dialog zwischen Literaturwissenschaft und Kunstgeschichte neue Perspektiven auf zentrale Aspekte von Leben und Werk Petrarcas und seine Bedeutung als Ausstrahlungsphänomen der europäischen Kulturgeschichte.
Angela Ferrari, Letizia Lala
Interpunzioni creative
Esempi letterari degli anni Duemila
Il volume si propone di definire ed esemplificare un paradigma significativo di usi “creativi” della punteggiatura italiana contemporanea, in particolare del punto fermo, della virgola, del punto e virgola, dei due punti, delle parentesi tonde, delle lineette doppie, della lineetta semplice, del punto interrogativo, del punto esclamativo e dei puntini di sospensione.
Con usi “creativi” si intendono quegli impieghi interpuntivi che – per ragioni morfosintattiche o comunicative – si scostano dalla loro manifestazione standard, codificata dalle grammatiche e descritta nei libri specialistici. Il volume è fondamentalmente un libro di linguistica, ma la sua impostazione non esclude che l’ampia batteria di esemplificazioni interpuntive proposte possa tornare utile anche a chi intenda munirsi di strumenti concettuali per portare avanti un lavoro di stilistica letteraria con attenzione alla punteggiatura.
Davide Matrantonio
La coesione nell'italiano antico e i volgarizzamenti dal latino
A che punto sono le nostre conoscenze sulla testualità antica? Che ruolo svolge il latino nel consolidamento della coesione dei generi medievali, letterari e non? Quali strumenti teorici facilitano l’analisi dei testi? Sono queste alcune delle domande a cui il volume cerca di rispondere. A una prima sezione che espone i metodi del lavoro, seguono sei capitoli dedicati alla coesione in quattro piani dell’organizzazione testuale: piano referenziale, piano logico-argomentativo, piano metatestuale e piano interazionale. Ne emerge un quadro articolato, che non si limita ad ampliare le nostre conoscenze sulla testualità diacronica ma offre anche nuove prospettive metodologiche.
Maria Antonietta Terzoli
Saba, Ungaretti e altro Novecento
Interferenze di culture e percorsi dell’invenzione
Il libro propone in ordine blandamente cronologico un percorso avvincente per casi esemplari attraverso la letteratura italiana del Novecento. Dopo un’ouverture generale, traccia un ritratto inedito di Ungaretti, della sua formazione anomala e dei suoi legami con le avanguardie italiane e francesi di inizio secolo. La seconda parte è dedicata a tre poeti che hanno segnato in maniera radicale la poesia moderna: Guido Gozzano, Umberto Saba, Eugenio Montale. Sono poi indagate opere in versi e in prosa pubblicate tra fine Novecento e primissimi anni Duemila. Chiude il volume la presentazione di un corpus di fotografie che ritraggono scrittori, artisti e intellettuali italiani e svizzeri di lingua italiana. L’attenzione rigorosa al dato testuale e filologico si congiunge al tentativo di individuare significati più profondi: a partire dal rapporto tra singola opera e tradizione a cui appartiene, senza trascurare interferenze con altre culture e suggestioni creative che il testo letterario ricava, in maniera più o meno evidente, da altre modalità di espressione artistica come fotografia e arte figurativa.
Emanuele Banfi, Pierangela Diadori, Angela Ferrari (a cura di)
Didattica della punteggiatura italiana a apprendenti giapponesi, coreani, vietnamiti, cinesi, arabi
Dall'Introduzione:
0. I contributi che sostanziano questo volume testimoniano ciò che è stato al centro del Convegno “Didattica della punteggiatura italiana a apprendenti di madrelingue tipologicamente distanti” svoltosi presso l’Università per Stranieri di Siena nei giorni 12-13 settembre 2019 per felice concorso del Dipartimento di Ateneo per la Didattica e la Ricerca della stessa Università e dell’Istituto di Italianistica dell’Università di Basilea. Va ricordato che all’origine di tale Convegno senese stanno due importanti, pregresse iniziative scientifiche nel corso delle quali, dalla discussione su questioni inerenti i sistemi di punteggiatura dell’italiano e di numerose altre lingue d’Europa, si fece strada la curiosità – fattasi poi via via “forte esigenza” – di esaminare, in prospettiva sia diacronica che sincronica, lo sviluppo e le funzioni di sistemi interpuntorii propri di lingue tipologicamente diverse e diffuse in contesti culturali lontani dai “nostri”.
L’Università per Stranieri di Siena – per la felice circostanza che la caratterizza quale Ateneo programmaticamente aperto al mondo, dove confluiscono quindi migliaia di studenti da diversi Paesi e dove, da anni, si insegnano alcune lingue orientali – è parsa ovviamente fin da subito la sede ideale per il nuovo Convegno. E l’attenzione per questioni interpuntorie si è rivolta in primo luogo proprio alle lingue orientali insegnate a Siena: all’arabo, lingua di buona parte del Medio Oriente e delle coste del Mediterraneo; e poi, tra le lingue dell’Estremo Oriente, al cinese (inteso nelle diverse fasi della sua ampia diacronia) e quindi alle lingue della cosiddetta “Sinosfera”, ossia a lingue parlate nell’ambito storico e socio-culturale posto ai margini orientali dell’Asia ove il cinese, nel corso della sua plurimillenaria vicenda storico-linguistica e culturale, ha informato di sé il giapponese, il coreano e il vietnamita.
1. Il volume appare articolato su tre parti riflettenti, ciascuna singolarmente, le diverse sezioni del Convegno senese: ad una prima parte ove, eccezion fatta per un contributo dedicato alla punteggiatura del tedesco, dominano interventi dedicati al complesso sistema interpuntorio dell’italiano e alle sue funzioni in diversi tipi testuali, segue una seconda parte incentrata su questioni di punteggiatura del cinese, del giapponese, del coreano e dell’arabo. Conclude il volume una terza parte, di taglio più propriamente linguistico-applicato ove si presentano risultati di specifiche ricerche relative alle difficoltà proprie di studenti aventi quale retroterra linguistico una lingua orientale ad acquisire sensibilità linguistica (pragmatica, testuale) che permetta loro di gestire le regole della punteggiatura italiana. […]
Angela Ferrari, Letizia Lala, Luciano Zampese
Le strutture del testo scritto. Teoria e esercizi
Il testo è un’unità comunicativa dotata di una complessa architettura, vale a dire di un insieme di strutture semantiche e linguistiche – lessicali, morfosintattiche, interpuntive – che si intrecciano e si sovrappongono. Il volume, con un innovativo taglio teorico e un consistente numero di esercizi, si concentra sul testo scritto. Dal punto di vista teorico, vengono presentati gli strumenti concettuali che permettono da una parte di individuare le strutture semantiche e linguistiche di qualunque tipo di testo, d’uso o letterario, e dall’altra di controllare, con giudizio critico, la testualità della scrittura propria e altrui. Gli esercizi, che mirano a consolidare il processo di apprendimento passivo e attivo degli strumenti concettuali offerti dalla teoria, sono di tre tipi: di riconoscimento, di modifica, di correzione. Quelli maggiormente rappresentati sono i primi: grazie a essi si attraversano gli snodi teorici più importanti, verificando le capacità d’analisi strutturale di testi d’uso e letterari di complessità crescente.