Pubblicazioni 2013

Libri dei docenti di Italianistica pubblicati nel 2013

Maria Antonietta Terzoli (dir.)

Margini. Giornale della dedica e altro. 7, 2013

http://www.margini.unibas.ch/margini.html
Zeitschrift on-line
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Flyer (en) [PDF (199 KB)] [PDF/225 KB]
Indice del sesto numero 

www.margini.unibas.ch

Collegato all'Archivio informatico della dedica italiana, "Margini. Giornale della dedica e altro" vuole essere un giornale di scambio intellettuale e di riflessione teorica e storica su un argomento che negli ultimi anni ha incontrato un crescente interesse nel mondo scientifico: le dediche e altre parti dell'opera che, operativamente e adottando una terminologia ormai in uso, possiamo chiamare paratesti. O anche, con formula solo in apparenza analoga, "margini del libro". Diretto da Maria Antonietta Terzoli, prevede un comitato scientifico internazionale: Alberto Asor Rosa (Università "La Sapienza", Roma), Andreas Beyer (Universität Basel), R.-L. Etienne Barnett (University of Atlanta & Centre National de la Recherche Scientifique, Paris), Mario Lavagetto (Università di Bologna), Helmut Meter (Universität Klagenfurt), Marco Paoli (Biblioteca Statale di Lucca), Giuseppe Ricuperati (Università di Torino), Sebastian Schütze (Universität Wien), Marco Praloran (fino al 2011). Ne è previsto un numero all'anno, con dimensione variabile secondo la disponibilità dei contributi. Flessibile e funzionale alla ricerca, "Margini" si compone di tre sezioni, SaggiBibliotecaWunderkammer: la prima comprende studi inediti su dediche e marginalia di varia natura, la seconda propone in facsimile digitale articoli classici sull'argomento, la terza ospita trattatistica antica, antologie e raccolte di dediche, voci di dizionario, testi narrativi, iconografia e curiosità legate al tema. Elemento di coesione del giornale non è un'affinità metodologica o disciplinare, né una comune collocazione cronologica o geografica degli oggetti studiati, bensì una ricerca - anche molto differenziata nei metodi - su oggetti funzionalmente affini, benché tipologicamente dissimili e lontani nel tempo e nello spazio. Studiando il modificarsi di forme, strategie e funzioni di questo genere di testi, "Margini" ambisce a indagare il ruolo dello scrittore attraverso i secoli e le culture, ma anche ad analizzare la complessa, e spesso sofisticata interazione che si stabilisce tra le diverse parti di un'opera.

Ordegno

Maria Antonietta Terzoli,
Cosetta Veronese e Vincenzo Vitale (a cura di)

Un meraviglioso ordegno. Paradigmi e modelli nel Pasticciaccio di Gadda.

Scheda dell'editore
OBLIO, IV, 13 [PDF (26 KB)]
alfabeta2, 9 novembre 2014

Dal 9 all’11 maggio 2012 si è tenuto all’Università di Basilea un convegno internazionale su Quer pasticciaccio brutto de via Merulana. I saggi qui raccolti, firmati da studiosi dell’Università di Basilea e da alcuni tra i più noti specialisti di Carlo Emilio Gadda, costituiscono un complemento critico ed esegetico all’interpretazione di uno dei romanzi più complessi e affascinanti della letteratura italiana. Il confronto attivo di metodi diversi e di competenze molteplici, applicati a un’unica opera, ha consentito un’ampia e nuova riflessione su uno degli scrittori più significativi del Novecento europeo. I contributi qui presentati costituiscono un riferimento essenziale per ogni futuro studio del Pasticciaccio e del suo autore. Spaziano dalla riflessione sulla presenza di modelli e suggestioni provenienti dalla letteratura inglese, americana e francese (Shakespeare, Hawthorne, Poe, James, Balzac) all’indagine sul tragico e sulla tragedia, dall’importanza della cultura figurativa alla polarità del tempo e del male, dall’analisi della plurivocità e dei regimi di focalizzazione al confronto con l’Adalgisa.

Pamela Williams and Cosetta Veronese

The Atheism of Giacomo Leopard

L’ateismo di Leopardi è stato da sempre una questione controversa: condannato, negato o difeso con uguale passione.
Questo volume di saggi è il primo in inglese ad affrontare direttamente l’argomento, e a prendere in esame la natura complessa e lo sviluppo dell’ateismo leopardiano in rapporto al contesto delle credenze religiose e dell’ateismo del suo tempo.

I capitoli trattano argomenti diversi: le circostanze della progressiva perdita di fede religiosa di Leopardi; il passaggio da un giovanile abbozzo di Inni Cristiani al tardo abbozzo di un inno Ad Arimane, dio del male; il linguaggio biblico di cui Leopardi si serve fino ai suoi ultimi anni (con I nuovi credenti) per rivendicare la propria identità di moralista laico.

Si analizzano inoltre motivi filosofici fondamentali, come l’empirismo, il materialismo e il relativismo leopardiani. Sono presenti capitoli di raffronto tra Leopardi e Shelley, spirito affine a Leopardi per molteplici aspetti, e su Leopardi e la rinascita religiosa in Germania mediata dalla sua lettura di Madame de Staël.

Il volume si conclude con un intervento su Cesare Luporini e i suoi studi leopardiani che hanno rappresentato un punto di riferimento anche per il dibattito sull’ateismo di Leopardi. 
In appendice la prima traduzione inglese de I nuovi credenti.

Maria Antonietta Terzoli (a cura di)

Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis

prima ristampa

Romanzo epistolare tra i più significativi in area italiana, le Ultime lettere di Jacopo Ortis ebbero straordinaria fortuna di pubblico a inizio Ottocento, e notevole influenza su scrittori come Manzoni e Leopardi, nonché sulla narrativa epistolare successiva. Libro di forte cifra autobiografica e di scottante attualità politica, il romanzo ebbe una storia editoriale complessa - segnata anche dalla censura - tra il 1798 e il 1817. Si propone qui la stampa zurighese del 1816, pubblicata dal Foscolo durante l'esilio svizzero, che costituisce l'edizione più completa, arricchita da un originale apparato iconografico e dalla splendida Notizia bibliografica. Il commento, anzitutto esplicativo della lettera del testo, registra l'intertestualità foscoliana più significativa, senza tuttavia segnalare tutti i loci paralleli. I rinvii alle molteplici fonti propongono una radiografia dei debiti foscoliani e suggeriscono una linea interpretativa articolata, facendo posto anche alla competenza scritturale dell'autore e alla sua memoria dei testi sacri.

A cura di Jean-Luc Egger, Angela Ferrari e Letizia Lala

Le forme linguistiche dell'ufficialità
L'italiano giuridico e amministrativo della Confederazione Svizzera

Quale italiano si scrive a Berna? E quali sono i criteri che guidano chi è chiamato a concretizzare il principio costituzionale della pari dignità dell’italiano in ambito federale? Studiosi e addetti ai lavori offrono in questo volume uno spaccato dell’uso della lingua italiana nel contesto istituzionale federale svizzero, analizzando alcune tipologie testuali chiave per i rapporti tra Stato e cittadini, come i comunicati stampa, le pagine Internet o gli atti normativi. Ne risulta, per la prima volta in modo così ricco e circostanziato, un quadro fedele della realtà ufficiale della terza lingua svizzera, la quale si trova a dover dialogare criticamente con le altre lingue ufficiali svizzere e con le altre varietà di italiano, ma anche a dover soddisfare precise esigenze di uniformità, certezza e chiarezza, e ad adeguarsi alle forme imposte dai nuovi mezzi di comunicazione.